Archivi per settembre, 2013
VULCANICA laboratori e mostra ATTORNO AGLI ALBERI
Postato mercoledì, settembre 11th, 2013 at 12:20Ogni estate tra i campanili di Portico di Romagna tornano a volare i rondoni che da generazioni nidificano nelle torri rondonaie. Quest’anno però sotto al Ponte della Maestà si dice che voglia tornare anche la Bessa Bova per succhiarsi il fiume Montone e tutti i racconti che porta con sé. Per fortuna i bambini vulcanici, sono riusciti a trovare le preziose storie nascoste tra le vie del paese e a metterle in salvo grazie a potenti amuleti a fumetti.
I vulcanici grandi nel frattempo, prendevano possesso della medievale Torre Portinari, la riempivano di musica e tortelli e la trasformavano in baluardo della conservazione disegnata del paesaggio.
VULCANICA – fucina di storie disegnate a Portico di Romagna
Postato martedì, settembre 10th, 2013 at 17:29Mentre sul Monte Freddo brilla imperterrita la fiamma del più piccolo vulcano d’Italia, per le vie del vicino borgo di Portico di Romagna si aggira sotto il torrido sole di luglio un gruppo di impavidi cacciatori di storie.
I passi calcano le pietre secolari, le botteghe artigianali da poco rinate per recuperare antichi saperi aprono le loro porte, l’antro del mago del fiume fornisce rinfrancanti pozioni dal sapore laurino…
…ed è così che avviene la trasformazione in nomadisegnatori capaci di catturare lo spirito di questi luoghi e di raccontarlo dentro a bellissime tavole a fumetti.
VULCANICA è un progetto di NOMADISEGNI ed è potuta accadere grazie all’Associazione delle Botteghe Artigiane di Portico di Romagna e a PORTICO in ARTE.
Altre immagini vulcaniche sull’Albero Sfregiato.
UNA PECORA SOLA
Postato martedì, settembre 3rd, 2013 at 17:55
Sulle colline umbre nei pressi di Perugia, dove le strade si perdono e il tessuto urbano si sfilaccia per lasciare il posto a ettari e ettari di boschi, si trova La Piaggia, un gruppo di case abitato da una comunità di tedeschi che nei primi anni ottanta è venuto fin qui per tentare l’esperimento della comune agricola.
Col passare degli anni il gruppo iniziale si è dimezzato, i figli sono andati a vivere a Berlino, l’aridità del suolo e le divergenze di vedute hanno portato i promotori del progetto Utopiaggia a cercare strade lavorative individuali e a venire a compromessi con la proprietà privata.
Da qualche tempo però si è risvegliata la volontà di dare nuova linfa alla comunità: i ragazzi da Berlino vorrebbero tornare in queste terre a piantare altri ulivi, allevare le api, costruire un forno, sperimentare nuove coltivazioni.
Alcuni miei amici -italiani- che da anni vivono nomadi per gli Appennini, vogliono provare a unirsi a loro.
Apre la strada Bacco, che ha deciso di intraprendere l’anno di prova al termine del quale si deciderà per la sua permanenza o meno alla Piaggia. Gli è stato affidato un gregge di novanta pecore e al termine dell’undicesimo mese è già diventato parte del paesaggio.
I disegni a china sono di Rocco Lombardi